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Il Risk Management

Il risk management (gestione del rischio) è il processo mediante il quale si misura o si stima il rischio e successivamente si sviluppano delle strategie per governarlo.

Ma cosa intendiamo con il termine “rischio”? Nell'uso comune, il termine rischio è associato alla possibilità che si verifichi un danno. Tuttavia, lo standard internazionale ISO 31000:2009 definisce il rischio come “effect of uncertainty on objectives”, e di un decennio prima è la definizione che interpreta i rischi come “eventi futuri e incerti che possono influenzare il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi e finanziari di un’istituzione”.

Nonostante la mancanza di una visione univoca sul concetto di rischio, è possibile identificare tre elementi che lo caratterizzano:

1. il verificarsi di un evento,

2. l’incertezza sul se e sul quando l’evento si realizzerà,

3. la presenza di un effetto che origina dal suddetto evento.

Da ciò è possibile definire il rischio come la combinazione tra la probabilità che un determinato evento si verifichi e le conseguenze (impatto/danno) che questo evento provoca al suo realizzarsi. Rispetto alle conseguenze, si è visto, dunque, che è possibile identificare due diverse dimensioni del rischio:

  • il rischio nelle sue manifestazioni negative, noto anche come downside risk,
  • il rischio nelle sue manifestazioni positive, noto anche come upside risk.

Gestire il rischio, quindi, significa agire sulla probabilità di accadimento di un evento e/o sulle sue conseguenze negative o positive.

In linea generale, il risk management è inteso come un insieme coordinato e sistemico di azioni, iterative e continuamente aggiornate, funzionale al rispetto degli obiettivi di un’organizzazione, volto a identificare e gestire rischi di diversa natura, con lo scopo di creare e preservare valore per l’azienda e per gli stakeholder.

Nel campo della sicurezza, si ammette in genere che le conseguenze sono esclusivamente negative e quindi la gestione di questo tipo di rischio si concentra sulla prevenzione e sulla riduzione del danno.

Fondamentale è poi il collegamento con gli obiettivi di un’organizzazione, per cui la gestione del rischio è tesa proprio ad evitare o minimizzare gli ostacoli e, quindi, gli eventi dolosi o accidentali, frapposti al raggiungimento dei suddetti obiettivi. Obiettivi che possono essere di diversa natura: strategici, operativi, economici, di sicurezza.

I principi del risk management, definiti dai principali standard, riassumono l’approccio, le finalità e le caratteristiche con cui un’organizzazione deve adottare un sistema di gestione del rischio affinché questo risulti efficace. In linea generale, i principi prevedono che il risk management sia collegato agli obiettivi dell’organizzazione e ne favorisca il perseguimento; sia parte integrante di tutti i processi dell’organizzazione e del processo decisionale, supportando i vertici e il management nelle scelte e nelle priorità delle azioni; tratti in maniera sistematica, strutturata e tempestiva l’incertezza e sia basato sulle migliori informazioni disponibili; sia costruito su misura per l’organizzazione; sia dinamico, iterativo e si adatti al cambiamento; faciliti il miglioramento continuo e il rafforzamento dell’organizzazione.

Trattandosi di un processo, è possibile identificare una serie di fasi e azioni ricorrenti che caratterizzano il risk management:

  • analisi del contesto, finalizzata alla definizione della struttura del processo di risk management (ruoli e responsabilità), dell’ambito di applicazione, della cultura del rischio, e alla rilevazione dei fattori di rischio interni ed esterni;
  • identificazione degli eventi di rischio, finalizzata alla mappatura degli eventi potenziali che possono pregiudicare il conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione e all'analisi delle modalità operative e delle cause determinanti gli eventi rischiosi;
  • analisi del rischio, finalizzata alla stima della probabilità di accadimento e dell’impatto generato sulla base di tecniche quantitative e/o qualitative;
  • valutazione del pressing dei controlli sui rischi, finalizzata a valutare l’adeguatezza e l’efficacia del sistema di controllo esistente in relazione ai rischi identificati, al fine di evidenziare il rischio residuo;
  • ponderazione del rischio, al fine di decidere quali rischi trattare e con quali priorità;
  • trattamento del rischio, finalizzato ad individuare e scegliere le soluzioni per modificare il rischio. Questo processo ha come elemento principale il controllo e la mitigazione del rischio, ma si estende fino a comprendere, per esempio, l’eliminazione del rischio;
  • monitoraggio e valutazione, finalizzati a verificare l’efficacia delle soluzioni adottate;
  • reporting e comunicazione, sia interna che esterna al fine di creare una cultura del rischio condivisa e un atteggiamento funzionale all'efficacia del sistema.